𝗣𝗡𝗥𝗥: 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗲, 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 𝗲 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗲 𝗖𝗶𝘁𝘁à 𝗠𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝗲
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Le CER, Comunità energetica rinnovabile, sono processi innovativi attraverso cui, oltre al risparmio in bolletta ed ai benefici ambientali, si può contribuire a rafforzare la coesione sociale e ridurre la povertà energetica delle comunità locali.

Citando l’articolo 31 del D.Lgs. 199/2021, obiettivo principale della CER deve essere quello di “fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità e non quello di realizzare profitti finanziari”; la partecipazione alle CER “è aperta a tutti i consumatori, compresi quelli appartenenti a famiglie a basso reddito o vulnerabili

Il Comune di Ferla (SR), 2.300 abitanti, è il primo comune siciliano a dar vita ad una CER, a seguito dell’adesione di un progetto progetto pilota, CommOn light dell’Ateneo Catanese. Simbolicamente l’impianto fotovoltaico da 20 kW che funge da start-up è stato collocato, col benestare della Soprintendenza, proprio sul tetto del palazzo comunale.

Il Comune ha colto così le opportunità di alcuni provvedimenti normativi offrendole al suo territorio: la direttiva europea Red II e il decreto legislativo 199 del 2021, che sostengono la nascita delle Cer. Ad essi si affiancano l’Università di Catania attraverso il progetto Trepesl.

Importanti opportunità per le CER sono contenute nel Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che riserva spazio e risorse – oltre 2 miliardi di euro – alla transizione ecologica (ed energetica) a partire dalle piccole realtà locali, proprio attraverso l’installazione di sistemi di produzione e di accumulo da fonti rinnovabili e alla gestione dei flussi energetici da parte delle Cer

Le CER hanno comunque un’importante ricaduta nella promozione dell’inclusione sociale, garantendo l’accesso all’energia rinnovabile anche alle fasce più fragili della popolazione; favoriscono la collaborazione e la condivisione di risorse, rafforzando la coesione sociale e il senso di appartenenza dei membri; inoltre, stimolano l’autonomia e la responsabilizzazione, favorendo l’empowerment delle comunità. Sono a tutti gli effetti processi di innovazione sociale, che oltre alla riduzione di emissioni di CO2 e al risparmio in bolletta, possono contribuire a rafforzare la coesione sociale e ridurre la povertà energetica delle comunità locali.

Nello specifico, il modello economico la CER di Ferla prevede che una parte del denaro ricevuto sia reinvestito per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici e di sistemi di accumulo. L’obiettivo è quello di incrementare la potenza installata così da poter disporre di una maggiore quota di energia rinnovabile condivisa. Dall’avvio formale in novembre 2021, il Comune ha provveduto ad ampliare la rete di partecipanti coinvolgendo partner tecnici, fondazioni e nuovi produttori, finanziando l’installazione di nuovi impianti ed impegnandosi in percorsi di partecipazione e supporto ai cittadini in povertà energetica.

Una rivoluzione quindi, non soltanto per i territori, le imprese e le amministrazioni, ma anche per quella parte di popolazione che non deve essere lasciata indietro.

https://www.comune.ferla.sr.it/novita/comunita-energetica-rinnovabile-common-light/

CommOn Light: nasce la 1° comunità energetica siciliana

Le rinnovabili in Italia e il Premio CERS

https://www.pubblicazioni.enea.it/le-pubblicazioni-enea/edizioni-enea/anno-2021/la-comunita-energetica-vademecum-2021.html